Giovanni Boccardo, soldato nel 3^ Reggimento Alpini Battaglione Val Dora, partecipò alle operazioni di guerra che si svolsero dall’11 al 26 giugno 1940 alla frontiera alpina occidentale, durante l’invasione della Francia.
Successivamente fu trasferito al Battaglione Alpini Exilles con cui si recò in Montenegro e dal 3 settembre 1942 partecipa alle operazioni di guerra che colà si svolgono fino alla data dell’armistizio. Da quella data molto probabilmente seguì le sorti del Battaglione Exilles guidate da Armando Farinacci fino al momento della resa dopo il 14-15-16 settembre 1943. Boccardo non scelse la strada della resa e deportazione in Germania ma si legò, invece, agli alpini della Taurinense che rimasero in Montenegro, si unirono alla divisione Venezia e continuarono i combattimenti contribuendo alla nascita della Divisione partigiana Garibaldi in cui confluirono.
Nel marzo 1944 Boccardo è nell’ospedale di Kolasin (Montenegro) ricoverato per malattia polmonare fino al giorno 31 quando muore “in seguito a pleurite congestione polmonare (contratta in zona di operazioni)”. È sepolto a “Kolasin nel cimitero militare italiano (davanti alla caserma)”.
Risulta quindi aver partecipato alle operazioni di guerra che si svolsero in Jugoslavia con la formazione partigiana Divisione Garibaldi dal 9 settembre 1943 fino al 31 marzo 1944 data del decesso e che gli è riconosciuta la qualifica di partigiano caduto.
Il Comando della Divisione Italiana Partigiana “Garibaldi”, il 17 novembre 1945, gli assegnerà il “Diploma d’Onore” alla Memoria (n. 5508):
Si certifica che il Garibaldino Boccardo Giovanni di Benedetto dal 8 settembre 1943 al 31 marzo 1944 ha appartenuto alla Divisione Italiana Partigiana “Garibaldi” nella guerra di liberazione condotta in Jugoslavia contro la Germania.
Infine, nel 1980 l’Associazione Pensionati Sanmauresi decise di intitolare il Circolo ARCI, che stava nascendo, al nome di un partigiano. La scelta cadde su Giovanni Boccardo, nome estratto a sorte fra quelli dei caduti sanmauresi presenti nel monumento a loro dedicato. Nacque così il “Centro Sociale Boccardo”.
Fotografia e testo sono tratti dal mio libro “Sanmauresi nella Resistenza: tracce e percorsi”, Araba Fenice, 2024.