Dicembre 1944, ottant’anni fa, oggi il ricordo di tre partigiani sanmauresi

Il mese di dicembre del 1944 ci ricorda tre partigiani sanmauresi.

L’8 dicembre, nell’ospedale di Dronero (CN) muore, molto probabilmente per polmonite, il sanmaurese dei Pescatori Pietro Sandri (Giacu).

Il 12 dicembre una puntata dei nazifascisti in Val Luserna (nella Val Pellice) colpisce il distaccamento di Carlo Pilone (Cannone) e causa l’uccisione di 9 partigiani tra cui il sanmaurese Augusto Bianco (Moro).

Il 20 dicembre la perquisizione a San Martino di Castiglione della Leonessa di Chivasso trova e uccide i partigiani Mario Capraro mentre fugge attraverso una vigna e Giovanni Parola “Batistin” trascinato lungo la via Lunga in territorio sanmaurese.

Sandri Pietro 1920 Saliceto -1944 Dronero
Sandri Pietro 1920 Saliceto -1944 Dronero

Pietro Sandri era nato il 12 giugno 1920 a Saliceto (CN), e abitava a San Mauro Torinese in Borgata Pescatori. Pietro era partigiano della XI Divisione Garibaldi nella 104^ Brigata dal 7 luglio 1944 quando l’8 dicembre 1944 muore all’ospedale di Dronero in seguito a malattia contratta in servizio. È Ricordato in San Mauro Torinese nella Colonna Monumento ai Caduti.

 

Ho ricordato Augusto Bianco con un post il 7 dicembre 2023 quando è stata posta la targa che ne ricorda l’abitazione in via Martiri

La chiesetta di San Rocco in occasione del funerale, celebrato il 20 maggio 1945, del partigiano Augusto Bianco ucciso il 12.12.1944 dai repubblichini a Luserna San Giovanni.
La chiesetta di San Rocco in occasione del funerale, celebrato il 20 maggio 1945, del partigiano Augusto Bianco ucciso il 12.12.1944 dai repubblichini a Luserna San Giovanni.

In un altro post, ho raccontato l’episodio della perquisizione a San Martino di Castiglione della Leonessa di Chivasso, che il 20 dicembre 1944 trova e uccide i partigiani Mario Capraro e Giovanni Parola “Batistin”.

Una fotografia di “Batistin” durante il servizio miltare. (Famiglia Parola)
Una fotografia di “Batistin” durante il servizio miltare. (Famiglia Parola)
Lapide che ricorda Mario Capraro, “Al martire dell’eterna libertà”, ucciso il 20 dicembre 1944.
Lapide che ricorda Mario Capraro, “Al martire dell’eterna libertà”, ucciso il 20 dicembre 1944.

 

 

 

Fotografie e testo sono tratti dal mio libro “Sanmauresi nella Resistenza: tracce e percorsi”, Araba Fenice, 2024.

 

 

 

Il 31 marzo 1944 l’alpino sanmaurese Giovanni Boccardo della Divisione Partigiana Garibaldi muore nell’ospedale partigiano di Kolašin (Montenegro)

Giovanni Boccardo, soldato nel 3^ Reggimento Alpini Battaglione Val Dora, partecipò alle operazioni di guerra che si svolsero dall’11 al 26 giugno 1940 alla frontiera alpina occidentale, durante l’invasione della Francia.
Successivamente fu trasferito al Battaglione Alpini Exilles con cui si recò in Montenegro e dal 3 settembre 1942 partecipa alle operazioni di guerra che colà si svolgono fino alla data dell’armistizio. Da quella data molto probabilmente seguì le sorti del Battaglione Exilles guidate da Armando Farinacci fino al momento della resa dopo il 14-15-16 settembre 1943. Boccardo non scelse la strada della resa e deportazione in Germania ma si legò, invece, agli alpini della Taurinense che rimasero in Montenegro, si unirono alla divisione Venezia e continuarono i combattimenti contribuendo alla nascita della Divisione partigiana Garibaldi in cui confluirono.

Nel marzo 1944 Boccardo è nell’ospedale di Kolasin (Montenegro) ricoverato per malattia polmonare fino al giorno 31 quando muore “in seguito a pleurite congestione polmonare (contratta in zona di operazioni)”. È sepolto a “Kolasin nel cimitero militare italiano (davanti alla caserma)”.

Giovanni Boccardo di Benedetto e di Francesca Pelizza nato a San Mauro il 16.01.1915. Fotografia da A.STO.SM., VIII, 5, 1943-1955, Militari Morti, 416, 2.
Giovanni Boccardo di Benedetto e di Francesca Pelizza nato a San Mauro il 16.01.1915. Fotografia da A.STO.SM., VIII, 5, 1943-1955, Militari Morti, 416, 2.

Risulta quindi aver partecipato alle operazioni di guerra che si svolsero in Jugoslavia con la formazione partigiana Divisione Garibaldi dal 9 settembre 1943 fino al 31 marzo 1944 data del decesso e che gli è riconosciuta la qualifica di partigiano caduto.
Il Comando della Divisione Italiana Partigiana “Garibaldi”, il 17 novembre 1945, gli assegnerà il “Diploma d’Onore” alla Memoria (n. 5508):

Si certifica che il Garibaldino Boccardo Giovanni di Benedetto dal 8 settembre 1943 al 31 marzo 1944 ha appartenuto alla Divisione Italiana Partigiana “Garibaldi” nella guerra di liberazione condotta in Jugoslavia contro la Germania.


Infine, nel 1980 l’Associazione Pensionati Sanmauresi decise di intitolare il Circolo ARCI, che stava nascendo, al nome di un partigiano. La scelta cadde su Giovanni Boccardo, nome estratto a sorte fra quelli dei caduti sanmauresi presenti nel monumento a loro dedicato. Nacque così il “Centro Sociale Boccardo”.

Fotografia e testo sono tratti dal mio libro “Sanmauresi nella Resistenza: tracce e percorsi”, Araba Fenice, 2024.

Il 3 febbraio 1944 l’alpino sanmaurese Luigi Manolo Agnello della Divisione Partigiana Garibaldi muore nella zona di Rogatica.

Luigi Manolo Agnello, soldato nel 3^ Reggimento Alpini – Battaglione Exilles – 32^ Compagnia, era nei Balcani all’8 di settembre 1943 quando fu annunciato l’armistizio. Da quel momento partecipò alle azioni del Battaglione Exilles guidate da Armando Farinacci fino al 14-15-16 settembre quando Farinacci annunciò la resa. Sciolto il reggimento, 22 degli alpini sanmauresi furono disarmati e tradotti in Germania in prigionia. Agnello fece invece parte degli alpini della Taurinense che rimasero in Montenegro, si unirono alla divisione Venezia, continuarono i combattimenti e contribuirono alla nascita della Divisione partigiana Garibaldi in cui confluirono.

Luigi Manolo Agnello di Felice e di Crivello Giovanna nato a San Mauro il 28.03.1922. Fotografia da A.STO.SM., VIII, 5, 1943-1955, Militari Morti, 416, 2.
Luigi Manolo Agnello di Felice e di Crivello Giovanna nato a San Mauro il 28.03.1922. Fotografia da A.STO.SM., VIII, 5, 1943-1955, Militari Morti, 416, 2.


All’inizio di febbraio 1944 Luigi Agnello si trova nella zona di Rogatica in Bosnia: il giorno 3 durante i combattimenti a Barnik una pallottola gli trafigge il braccio destro provocandone la morte. Viene sepolto a Barnik. L’atto di morte conservato nell’Archivio Storico del Comune di San Mauro porta la firma del colonnello comandante Carlo Ravnich.

Il 23 gennaio 1944 il sanmaurese Paolo Trivero, artigliere della Divisione Partigiana Garibaldi, è colpito a morte nella zona di Berane (Montenegro)

La triste ricorrenza degli ottant’anni di oggi è il ricordo del sanmaurese Paolo Trivero artigliere della Divisione Partigiana Garibaldi colpito a morte nella zona di Berane (Montenegro) in combattimento contro albanesi e tedeschi.

Ecco il profilo

Paolo Trivero, soldato e poi Caporal Maggiore nel 1^ Reggimento Artiglieria Alpina, era nei Balcani dal 14 gennaio 1942 e partecipò alle operazioni di guerra che colà si svolsero fino alla data dell’armistizio. Allora, seguendo le indicazioni del magg. Ravnich rimase in Montenegro e partecipò alle azioni della divisione partigiana Garibaldi fino al 23 gennaio 1944 quando fu colpito a morte nella zona di Berane (Montenegro) [Q.1078 Vrbica MN] nel tentativo della 1^ brigata alpina e della IV brigata proletaria montenegrina di penetrare oltre il fiume Leśnica in combattimento contro albanesi e tedeschi.

Fotografia conservata dall’A.N.A. di San Mauro Torinese: L’artigliere Paolo Trivero è il primo a sinistra nella fila in piedi.
Fotografia conservata dall’A.N.A. di San Mauro Torinese: L’artigliere Paolo Trivero è il primo a sinistra nella fila in piedi.

Trivero è “scritto nell’Albo d’Oro degli eroici caduti per la redenzione della nostra amata Patria” e ha “la qualifica di partigiano combattente” all’estero, già riconosciutagli quando era ancora considerato “disperso”, nella Divisione Garibaldi dall’8 settembre al 23 gennaio 1944.