27 febbraio: l’uccisione di un milite delle BN a Cavallermaggiore porta a una rappresaglia della BN “Lidonnici” in cui vengono fucilati 4 partigiani catturati in precedenza tra cui il sanmaurese Francesco Rosso (Sussa).
Mons. Can. Teol. Giovanni Bonada, Priore-Parroco di San Michele, così racconta i fatti
Nel febbraio del 1945, un milite delle Brigate Nere, mentre per caso si trovava a Cavallermaggiore, venne proditoriamente ucciso sulla piazza Vittorio Emanuele da tre partigiani che erano venuti dalle Langhe e lo avevano appostato!
Alla sera arrivano a Cavallermaggiore i repubblicani neri: furibondi vogliono prendere tra i cittadini di Cavallermaggiore 25 ostaggi e fucilarli per vendicare il morto; inoltre stanno per dare il fuoco alla città. Le autorità del paese, le persone più considerevoli fuggono, fuggono tutti: resto io solo, prendendo il coraggio a quattro mani per trattare con quegli uomini inferociti.
Prego e supplico, e, con l’aiuto di Dio e della Madonna delle Grazie, riesco finalmente a stornare, a impedire l’una e l’altra cosa; però, per vendicare il morto e dare una lezione ai vivi, pochi giorni dopo vennero portati a Cavallermaggiore quattro partigiani prelevati altrove, fucilati sulla grande piazza; ed io, povero priore, ho compiuto il doloroso incarico di prepararli alla morte, amministrando loro i Santi Sacramenti e assistendoli sino alla fine.
I partigiani, della Brigata “Pisacane” catturati nella zona nei giorni precedenti e tenuti prigionieri, sono: Franco Lusso (Giovane) torinese, Mario Gonzales di Napoli, Guido Lantelme (Cric) di Pragelato e Francesco Rosso (Sussa) di Strada Bertolla di San Mauro Torinese.

Il partigiano Francesco Rosso (Sussa), nato il 1° novembre 1921 a Torino, residente a S. Mauro Torinese in Strada Bertolla 223, appartiene al distretto militare di To, e nel luglio del 1944 si unisce alla 4ª Brigata Garibalidi poi 105ª Brigata Pisacane della 1ª Divisione Leo Lanfranco nelle formazioni GARIBALDI. Qui svolge il ruolo di Capo Squadra fino quando viene catturato a Racconigi il 26 febbraio 1945. Il 27 febbraio viene portato a Cavallermaggiore dove muore “fucilato alla schiena dai militi della Brigata Nera “Lidonnici” di Savigliano per ordine della stessa”.
Francesco è ricordato a Torino in Strada Bertolla 111 e in Lungo Stura Lazio, località “La Barca”.

Fotografie e testo sono tratti dal mio libro “Sanmauresi nella Resistenza: tracce e percorsi”, Araba Fenice, 2024.