Forse i sanmauresi qualcosa la stanno già dimenticando…

Il 25 luglio di 80 anni fa veniva arrestato Mussolinni e messo fine al fascismo monarchico: qualche sanmaurese ricorda ancora quando scassarono l’insegna “Costanzo Ciano” che fronteggiava l’attuale scuola Nino Costa. Ricorrono anche gli 80 anni dall’8 settembre 1943, data dell’annuncio dell’armistizio firmato dal governo italiano e dagli alleati (UK, USA e URSS).

Ho scritto…

“La dissoluzione dell’esercito provocata dall’incapacità del re e di Badoglio di gestire il necessario armistizio dell’8 settembre ha coinvolto molti militari sanmauresi sorpresi dall’evento mentre erano in forza nei loro reparti.
Alcuni si rifiutarono di consegnare le armi ai tedeschi e perirono: in Francia a Grenoble il soldato Giovanni Francesco Bianco, classe 1918, caduto il 9 settembre difendendo la sede del Comando d’Armata e sepolto nel Sacrario Saint Mandrier di Grenoble; a Cefalonia il sergente Guido Goria caduto il 17 settembre in combattimento contro i tedeschi e iscritto nell’Albo d’Oro degli eroici caduti per la redenzione della nostra Patria.”



Sono i nostri primi caduti e vanno ricordati: Giovanni Francesco Bianco (1918- 9 settembre 1943, Grenoble); Guido Goria (1918 – 17 settembre 1943, Cefalonia).

Guido Goria, classe 1918, ucciso dai tedeschi a Cefalonia il 17.9.1943, iscritto nell'Albo d'Oro degli eroici caduti per la redenzione della Patria.
Guido Goria, classe 1918, ucciso dai tedeschi a Cefalonia il 17.9.1943, iscritto nell’Albo d’Oro degli eroici caduti per la redenzione della Patria.


Il testo citato è una tratto dal mio libro “Sanmauresi nella Resistenza: tracce e percorsi” che uscirà il prossimo anno.